lunedì 25 ottobre 2010

Tempo di Castagne e di ... Novena!

Se penso ad ottobre, ad un'immagine che ben racconta questo mese, ecco che mi appare una castagna.

E mi ricordo di quando, piccolina, seguivo i nonni nel bosco
accompagnata dal fedele Tilly, il cane della cascina accanto, che non
si allontanava da me nemmeno un attimo e mi apriva i sentieri di quel
bosco che, ogni domenica, era sempre più freddo.

Si sentivano gli spari dei cacciatori in lontananza, il profumo di foglie e di vento, il freddo umido sui capelli e sulle giacche.

Io e il mio cestino, qualche passo più avanti della nonna, a
raccogliere manciate di castagne, con l'acquolina in bocca al sol
pensiero del profumo di caldarroste.

Rientrati a casa, infreddoliti, tutti intorno alla stufa ad assistere
allo scoppiettio di quei piccoli frutti scuri adagiati in una padella
che il nonno aveva bucato artigianalmente con chiodi e martello.

E poi attorno al tavolo a sbucciare quelle castagne bollenti che ti
sporcavano le mani di nero e avevano quel gusto inconfondibile.

E il giorno dopo, tornati in città, la mamma le faceva bollire
nella pentola a pressione e per tutta la settimana segnavano la fine
di pranzi e di cene.

Sono passati più di vent'anni e tutte le domeniche di ottobre nonna,
zia e mamma tornano in quel bosco. Tilly non c'è più ed io sono
diventata grande ma quei profumi e quei sapori non li ho dimenticati.

Quando ne trovano un po' di più del solito la nonna usa, per la
conservazione, un metodo antico ma sempre efficace: la novena.

Questo metodo prevede una serie di operazioni della durata di 9 giorni:

per questo motivo viene comunemente chiamato «novena».

Si immergono le castagne fresche,pulite da eventuali residui di terra, in acqua in strati che non devono superare i 20cm.

Fino al quarto giorno, tutti i giorni, bisogna cambiare metà dell'acqua.

Il quinto giorno l'acqua va sostituita totalmente.

I due giorni successivi si cambia nuovemente il 50% di acqua e l'ottavo giorno si farà il cambio totale.

Il nono giorno si tolgono tutte le castagne dall'acqua e si sistemano in cassette possibilmente in locali arieggiati.

In questo modo le castegne si possono conservare fresche e gustose almeno fino a Natale.

Con le castegne essiccate e successivamente macinate, invece, si produce la farina di castagne, detta anche farina dolce.

Questa farina è l'ingrediente principale delle tagliatelle alle castagne di Nonno Mario:
ottime se condite con ricotta stemperata con panna da cucina o latte o
semplicemente con acqua di cottura, amalgamata con un pizzico di pepe e parmigiano reggiano.

giovedì 21 ottobre 2010

IL PIEMONTE A CASA TUA!



" C'era da restare accecati a voler fissare là dove il cielo d'un azzurro di maggio si saldava alla cresta delle colline, di tutto nude fuorcè di neve cristallizzata. Una irresistibile attrazione veniva, con barbaglio, da quella linea: sembrava essere la frontiera del mondo, da lassù potersi fare un tuffo senza fine" ( Beppe Fenoglio) .



Il Piemonte, terra di colori e sapori.




La cucina piemontese, conosciuta in tutto il mondo, offre innumerevoli bontà alimentari che una volta provate, difficilmente si dimenticano: il tartufo, i formaggi, i vini sono l'emblema di questa terra contadina che da sempre ci regala prodotti sani e genuini.




Per chi non li conosce, per chi li ama, per chi non li ha dimenticati...

... Nonno Mario propone Piemonte a casa tua: un'offerta degustazione che a soli 55€ permetterà di stupire parenti ed amici con un meù di sicuro successo: prodotti artigianiali al tartufo, al barolo, ai funghi, la bagna cauda e la cognà, il ragù tradizionale, i tajarin, i miele piemontese, la torta di nocciole...


... lasciati trasportare dai profumi e dai sapori delle nostre colline ...